Gioco Responsabile: la tecnologia come strumento per combattere il GAP

La crescente popolarità del gioco online in Italia ha portato ad una nuova visione inerente alla protezione del giocatore. Negli ultimi tempi questo aspetto è stato sempre più sviluppato attraverso diversi accorgimenti. Le piattaforme online hanno implementato i controlli, sviluppando sistemi più tecnologici di verifica identità e di conti correnti. Ad oggi, chi si iscrive su un casinò italiano AAMS è soggetto ad una serie di adempimenti quali controlli in tempo reale di identità e conto fornito. In questo modo ci si assicura che tutti i dati presenti nei database appartengano effettivamente al titolare del conto.

Negli ultimi anni il concetto di gioco responsabile è stato talmente spinto da portare i casinò online a rafforzare anche le misure contro il gioco patologico, introducendo limiti sulle perdite e strumenti di autoesclusione. Inoltre, sono state lasciate importanti campagne di sensibilizzazione per educare il pubblico sui rischi del gioco d’azzardo.

Proprio riguardo al gioco responsabile si va ad inserire l’iniziativa di Sisal che, poco più di un mese fa, a Roma, ha presentato FAIR. Si tratta di una fondazione che ha lo scopo di proporsi come punto di riferimento nello studio e nella ricerca nel settore del Gioco Responsabile. Attraverso questa organizzazione si punta a coinvolgere anche altri attori del settore per affrontare in maniera scientifica le sfide relative all’industria del gioco. Il Consiglio Direttivo della Fondazione è composto da esperti provenienti da diverse discipline, allo scopo di garantire una pluralità di pareri e opinioni.

FAIR sarà dotato anche di un comitato scientifico che avrà il compito di studiare aspetti come i comportamenti dei giocatori, la relazione con i giocatori, l’uso e l’impatto della tecnologia nei comportamenti di gioco.

Recentemente, FAIR ha presentato, durante la tavola rotonda “Gioco responsabile, tra innovazione digitale e intelligenza artificiale, il suo primo studio sul gioco responsabile. La ricerca ha analizzato il panorama globale del mercato e gli strumenti del Gioco Responsabile. L’analisi ha evidenziato la mancanza in Italia di un modello unico di ricerca e studio indipendente, accessibile a tutti. Stando allo studio, uno dei problemi che l’Italia deve risolvere riguarda la frammentarietà di iniziative contro il gioco patologico. Manca, quindi, una visione comune in merito.

Durante la tavola rotonda si è discusso anche di Intelligenza Artificiale. Secondo Emanuela Girardi, presidente di PopAi, associazione che promuove un utilizzo consapevole e sicuro delle tecnologie, attraverso l’IA si può riuscire ad identificare «in modo precoce delle anomalie nei comportamenti di gioco che potrebbero trasformarsi in gioco problematico, e quindi permettere di evitare situazioni di disagio». Stando alla sua opinione, dunque, se si riuscissero a definire degli interventi personalizzati sulle esigenze specifiche dei giocatori, attraverso l’IA si potrebbe migliorare l’esperienza di gioco o interromperla, evitando quindi la deriva patologica.

Dall’incontro tra gli esperti del settore è emersa anche la necessità di una comunicazione più mirata, in modo da far comprendere agli utenti i rischi legati all’eccesso di azzardo e spingerli ad un uso più corretto delle piattaforme online.