L’uso di elementi di gioco e design ludico in contesti non ludici con la finalità di coinvolgere, motivare oppure istruire le persone. Questa, in sintesi, è la definizione di gamification, una strategia di marketing che per mezzo di punti, livelli, sfide e premi, riesce a stimolare il coinvolgimento degli utenti in tante attività diverse.
Si passa dal marketing tradizionale alla formazione, fino a settori come il turismo e il gaming, che approfondiremo più avanti. Si tratta di una strategia che sfrutta la naturale propensione umana per la competizione, per il raggiungimento di obiettivi e per il divertimento cercando così di aumentare l’interesse e la partecipazione.
La gamification, insomma, offre un’opportunità unica per migliorare l’esperienza dell’utente e soprattutto renderlo fedele. È il caso del settore del gaming, da sempre all’avanguardia per quanto riguarda le soluzioni di marketing e di user experience. La filiera dei casinò online utilizza campagne di gamification per fidelizzare gli utenti e per cercare di coinvolgerli emotivamente. Fondamentale, in questo senso, è sia il concetto di premio ma anche l’idea di bonus, come quelli senza deposito oppure di benvenuto, che attraverso il meccanismo della ricompensa, della gratuità e dell’agevolazione riescono ad avvicinare gli utenti, ad ampliare il pubblico e poi a convincerlo con la forza della qualità dei giochi e della piattaforma offerta.
Non solo gaming, però: questa strategia di marketing si può abbinare a qualsiasi altro settore. Come dicevamo in apertura, un’altra filiera che sfrutta la gamification è quella del turismo e un esempio arriva proprio dalla nostra regione. È stata presentata da poco, infatti, la piattaforma di marketing territoriale Scusi – Smart Culture in Sicily, un’iniziativa che rientra nell’ambito del Po FESR Sicilia 2014 2020. Si tratta di una piattaforma tecnologica e innovativa, che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio siciliano e la sua fruizione da parte di turisti, cittadini, esercenti, operatori turistici e amministratori locali. “Ci siamo concentrati nella realizzazione di due elementi funzionali – ha spiegato Piergiorgio De Campo, chief technology officer di Noovle, società del gruppo Telecom, che opera nel settore dell’integrazione di soluzioni ICT e Cloud per aziende e la Pubblica Amministrazione e che si è occupata di coordinare il progetto – il geoportal e un’app basata su uno stile di gamification, che dà la possibilità ai ragazzi di scoprire la città di Palermo interagendo con un assistente virtuale”.
In questo modo, attraverso il gioco e l’interazione, si riesce ad arrivare ad un pubblico nuovo, diverso, magari lontano e difficilmente raggiungibile con le solite campagne di marketing. È così che la gamification si rivela uno strumento potente per stimolare l’interesse, per aumentare l’engagement e per favorire l’apprendimento in una vasta gamma di contesti, come conferma anche questo articolo di Adnkronos. Tutto attraverso l’uso delle dinamiche di gioco e di motivazione intrinseca, che possono trasformare attività noiose e forse banali in esperienze coinvolgenti e gratificanti. Un approccio innovativo che permette a tutti di raggiungere risultati concreti e duraturi, promuovendo la partecipazione attiva e la crescita. Di un’azienda, di un settore o di una regione intera.