Comparazioni e Recensioni: Così si Scelgono Prodotti e Servizi

Comparazioni e Recensioni: Così si Scelgono Prodotti e Servizi

Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

 

Se l’e-commerce prosegue la sua corsa inarrestabile, con una crescita del 14 per cento nel 2022 e con previsioni rosee per l’anno in corso nonché per il futuro, è anche perché il commercio elettronico viene incontro a una delle esigenze primarie dei consumatori 2.0: il risparmio. 

Secondo le stime delle principali ricerche, l’80 per cento dei consumatori che sceglie il canale telematico per comprare prodotti e servizi lo fa in primo luogo per risparmiare, potendo peraltro scegliere tra una gamma di beni molto più ampia e metodi di pagamento ormai sicuri. La stima è rilevante, se si pensa che, come riportato da Netcomm, il 33 per cento degli italiani ormai sono a pieno titolo dei consumatori digitali.

Prezzi a confronto: i comparatori

Ma da quali canali e tramite quali strumenti si mette in pratica il risparmio?

Prima di tutto dai comparatori di prezzi, utilizzati dal 92 per cento degli acquirenti del web, per mettere a confronto costi di prodotti ma anche tariffe, potendo così scegliere con un semplice click quelle più convenienti.

Non solo, i portali di comparazione dei prezzi, che funzionano come dei motori di ricerca tra le offerte più convenienti del web, possono anche fornire indicazioni utili su eventuali costi aggiuntivi, commissioni, spese di spedizione, e dunque integrano il servizio base a una serie di ulteriori funzionalità. Di certo, rispetto alla valutazione e alla ricerca “manuale”, le griglie di comparazione risultano intuitive e di facile consultazione, con interfacce semplici e alla portata di ogni tipo di utente.

Da TrovaPrezzi a Google Shopping, passando per Idealo, i comparatori possono essere multicategoria, e dunque includere nelle ricerche ogni tipo di bene, dall’abbigliamento all’arredamento, dalla cosmetica al food, dai prodotti per l’infanzia a quelli per animali.

Esistono però anche dei comparatori che sono specializzati in particolari comparti, come ad esempio quelli dedicati al settore farmaceutico (tipo Prezzifarmaco.it), alle utenze telefoniche (come Sostariffe.it), alla fornitura di gas e luce (Comparatore.it), al rifornimento di carburante (Prezzibenzina.it). Spesso, oltre ai siti, si può accedere ai comparatori anche tramite le app, considerando che il servizio di confronto di costi e tariffe talvolta è necessario nell’immediato, ad esempio quando si cerca un benzinaio, oppure un supermercato che propone offerte su determinati prodotti (si pensi all’app DoveConviene). Il tutto va visto in considerazione del fatto che ormai gran parte del commercio elettronico si muove attraverso i dispositivi mobili, arrivando a raggiungere picchi del 60 per cento di penetrazione solo da smartphone.

Il valore della qualità e il potere delle recensioni

La comparazione prezzi, dunque, è uno dei trend indiscussi del nuovo e-commerce.

La variante prezzo è importante però nella misura in cui a questa corrisponda anche una qualità del prodotto o del servizio che si intende acquistare.

Per questo motivo, oltre ai comparatori di prezzo, un largo seguito, oggi, hanno anche le recensioni, a cui si affidano il 90 per cento degli italiani.

Secondo Capterra, gli italiani si fidano dei prodotti che hanno dalle 5 alle 20 recensioni, con valutazioni espresse sotto forma di stelline di punteggio, ma anche e soprattutto con commenti che mettono in rilievo aspetti negativi e positivi di un prodotto o di una esperienza. Alcuni settori, come i viaggi, l’elettronica e i software vedono un maggiore peso delle recensioni online nell’influenzare il processo d’acquisto, ma questo vale anche per alcune categorie di servizi che necessitano di approfondimenti specifici.

Ne sono esempi le recensioni degli influencer tech se si cerca una tv di ultima generazione o uno smartphone performante, ma anche quelle dei portali specializzati nel gioco legale a distanza se si vuole sapere quali sono le migliori app scommesse in Italia, oppure ancora quelle relative a operatori bancari o intermediari finanziari, se si è interessati ad aprire un conto oppure a investire online.

Questi sono solo esempi, ma le recensioni, meglio se verificate da strumenti come Trustpilot, sono ormai all’ordine del giorno in tutti i settori, tanto da essere pubblicate su blog, portali dedicati, riviste, oppure anche in formato video, ad esempio su Youtube, soprattutto in ambito ludico, ad opera dei gamers.

Verso il marketing: gli aggregatori di offerte

Il web è anche caratterizzato da forme e contenuti ibridi, e da una certa fluidità. Proprio per questo, ai tradizionali aggregatori di offerte impostati come micromotori di ricerca e ai classici portali e siti di recensioni, si aggiunge una tipologia di servizio nota come “aggregatori di offerte”.

Gli aggregatori, come si evince dal nome, sono delle piattaforme che mettono insieme prodotti e servizi in base al costo, ma propongono anche le offerte delle varie aziende su settori che spaziano dai beni di ampio consumo (alimentari, abbigliamento, accessori, arredamento, cosmetica, etc.) ai servizi (food, viaggi, trasporti, forniture, biglietterie, servizi alla persona).                                          Esempi di questo tipo sono piattaforme di couponing come Groupon, ma anche siti specializzati come Trivago per i viaggi, TripAdvisor per prenotazioni di strutture e ristoranti, e così via.

La differenza, rispetto agli aggregatori, è che spesso questi portali funzionano con il meccanismo dell’affiliazione, e dunque sono le aziende a sceglierli per promuovere i loro prodotti o servizi. Non manca, in aggiunta, l’elemento “recensioni”, che in questo caso sono rappresentate, in forma di stelline o commenti, dalle esperienze dei membri della community che hanno già usato un certo prodotto o usufruito di un determinato servizio.

La condivisione di queste esperienze è molto utile a chi deve decidere se concludere o no un acquisto.